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COLORCHECKER FAMIGLIA DISPLAY. I VANTAGGI DELLA CALIBRAZIONE MONITOR

24 Ottobre 2019

È capitato a tutti: ore di lavoro a cercare i giusti parametri per un’immagine da passare a clienti e fornitori, per poi sentirsi rispondere: «Non so, la vedo un po’ gialla». Abbiamo lavorato male? No. Semplicemente il nostro strumento e quello del nostro interlocutore hanno calibrazioni diverse. La soluzione è semplice: la famiglia ColorChecker Display di Calibrite, la calibrazione del colore efficace per tutti.

È capitato a tutti: ore di lavoro a cercare i giusti parametri per un’immagine da passare a clienti e fornitori, per poi sentirsi rispondere: «Non so, la vedo un po’ gialla». Abbiamo lavorato male? No. Semplicemente il nostro strumento e quello del nostro interlocutore hanno calibrazioni diverse. La soluzione è semplice: la famiglia Colorchecker Display di Calibrite (ex X-Rite), la calibrazione del colore efficace per tutti.

La famiglia Colorchecker Display. Un riferimento universale nella calibrazione del monitor.

È capitato a tutti, dicevamo, di concentrarsi su regolazione della luminosità, contrasto dell’immagine, ombre, saturazione. Livelli su livelli per dare a quell’onda del mare la sensazione di essere in 3D. E poi? La vede il cliente, il collaboratore di fiducia, il fornitore e dice: «Non so, mi sembra un po’ piatta» o «È un po’ gialla/azzurra/viola» o, il peggiore: «Ma questo è l’originale o la rielaborazione fotografica?».
«Ma come? Eppure in studio era perfetta! Ho lavorato tutta notte al mio computer, al buio della mia scrivania!»
Il problema sta proprio qui: “in studio”, “al mio computer”, “al buio”. Il nostro interlocutore la vedrà invece, magari, di giorno, da tablet, all’aperto.
Ma come avere un riferimento comune per diversi monitor e device? Se per la carta stampata possiamo affidarci con certezza ai prodotti PANTONE, per gli schermi la soluzione risiede nella calibrazione dei monitor grazie a Calibrite e agli innovativi hardware e software della famiglia Display.
Grazie a questi prodotti, installando lo stesso profilo ICC sia da voi, sia dai vostri referenti, sarà possibile avere una corrispondenza praticamente esatta tra i due monitor. In pratica il vostro interlocutore vedrà l’immagine, calibrata, come la vedete voi. Questo grazie a un software che, interagendo in fase di installazione con un hardware appoggiato sul monitor, offrirà uno standard visivo su cui lavorare. Standard che andrà a modificarsi, offrendo una visualizzazione costante, anche al cambio di illuminazione.

Display Pro. Principali caratteristiche.

Della nuova famiglia Calibrite andiamo ora a prendere come riferimento ColorChecker Display Pro, fratello maggiore del modello Display e fratello minore dell’ancor più completo Display Pro Plus.

Alcune delle caratteristiche principali di questo modello sono:

  • possibilità di calibrare monitor e proiettori digitali (non vorrete che la vostra immagine sia diversa dalle aspettative davanti al grande pubblico?);
  • possibilità di misurazione continua della luce e relativa correzione automatica del profilo (perché non sia una nuvola di passaggio a oscurare il vostro lavoro);
  • misurazione e correzione del bilanciamento del bianco e del contrasto in base al riflesso sullo schermo (anche i nuovi monitor antiriflesso possono covare brutte sorprese);
  • misurazione dell’uniformità del monitor (anche il monitor più piatto può nascondere dei “sali e scendi”);
  • controllo automatico del display;
  • software professionale CC Profiler incluso.

Qualche parola sugli altri membri della famiglia.
ColorChecker Display Studio: la soluzione più economica per la profilazione di monitor, laptop e proiettori, destinata – anche per la fascia di prezzo – all’utilizzo amatoriale o semi-professionale. Il pacchetto include il software CCStudio che, tramite una procedura guidata, esegue in autonomia la calibrazione e ricorda all’uteante quando è ora di riprofilare il display per mantenerne l’uniformità.
ColorChecker Display Pro Plus: destinato a film-maker e fotografi professionisti, si propone come la soluzione più completa. Questa versione integra una nuova tecnologia per soddisfare le esigenze di film maker, montatori, colorist e fotografi che lavorano con i monitor HD e HDR ultraluminosi in costante evoluzione. Massima precisione anche nei neri tramite un controllo estremo di ombre e colori scuri. Il colorimetro Display Pro Plus misura fino a 2000 nit per il massimo livello di fedeltà cromatica a schermo su monitor, laptop, dispositivi mobili e proiettori. Il software CCProfiler incluso supporta workflow HDR e video, offrendo la soluzione più efficiente e duratura disponibile sul mercato. USB-C compatibile con adattatore USB-C a USB-A incluso.

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Calibrazione del colore. Molti pregi… E qualche suggerimento.

La riduzione dei tempi di lavoro su un progetto che potrebbe essere bocciato, perché visualizzato non correttamente, è sicuramente il punto chiave per la scelta di un prodotto per la calibrazione del monitor.
Se il vostro dubbio è tra una calibrazione con i prodotti Calibrite e una calibrazione con altri prodotti in commercio è importante considerare che il software CCProfiler ha integrato un riconoscitore del vostro monitor (e sì, è molto molto affidabile e veloce), permettendovi di calibrare da subito in modo preciso e offrendo un’ottima base di partenza per il vostro profilo ICC.
La configurazione offre poi due possibilità: “modalità utente BASE” e “modalità utente AVANZATA”. La prima più veloce e intuitiva, la seconda per una personalizzazione al 100% del proprio schermo.

Qualche consiglio per evitare spiacevoli problemi:
• si sa, computer e monitor diventano l’estensione del proprio corpo (e della propria mente) e si è abituati a vederli in un certo modo; la calibrazione potrebbe spostare un po’ gli equilibri (offrendo un monitor più luminoso o più contrastato di quello a cui si è abituati), ma dopo pochi minuti il cervello si sarà abituato al cambiamento;
• per garantire il risultato, lo stesso profilo ICC dovrà essere condiviso con chi riceverà il file (ma per fortuna Calibrite mantiene sempre costi accessibili a tutti);
• i monitor, anche i migliori, invecchiano. Per cui è sempre consigliato ricalibrarli ogni 100 ore di lavoro, circa ogni 2 settimane. Può sembrare una scocciatura, ma data l’inevitabile (benché lentissima) usura degli hardware, pochi minuti di calibrazione non sono nulla se paragonati a ore di fotoritocco sprecate!

Interessante? La famiglia Display di Calibrite è disponibile su Espresso.it